La storia del carnevale di Agropoli

Dove tutto cominciò: la storia del carnevale di Agropoli
La storia del Carnevale inizia a cavallo degli anni 50 e 60 ad Agropoli, nello specifico nelle stradine del Centro Storico, all’epoca luogo dove si concentrava la maggior parte dei residenti. Oggi alcuni di loro non ci sono più, altri invece sono dei nonni felici di raccontare la storia del carnevale e dove tutto ebbe inizio.
Oggi nonni ma all’epoca ragazzi, figli di padri che avevano fatto anche la guerra, dove per sorridere e divertirsi un pò non esisteva altro che passare il tempo in strada tra amici. Forse è nato tutto così, anche per gioco e per riempire le giornate, dove alcuni ragazzi del luogo, tra i più vivaci, estrosi e ricchi di fantasia attraverso l’arte teatrale, la comicità, la passione per le canzoncine, diedero vita, forse anche in modo inconsapevole, a quello che oggi è una delle tradizioni agropolesi più sentite.
Ricordiamo, anche grazie al maggiore storico di Agropoli Ernesto Apicella, della “Canzone di Zeza” rappresentata da Costabile Rossi, meglio conosciuto come “ il Castellano”.
Seguendo uno dei passi del libro sulla storia del Carnevale, l’autore ricorda anche l’interpretazione di Pulcinella, marito di Zeza, affidata a Mario Romano, detto anche “pollastriello”. Vicenzella, la loro figlia, era splendidamente rappresentata dall’estro impareggiabile di Antonio Costa (Ninno Zico).
La “Cantata di Zeza” risale ad un’antica tradizione comica. La vicenda è semplice: Zeza cerca di convincere il marito a far sposare la propria figlia al proprietario della loro casa, verso cui sono debitori di ben tre rate di affitto. La rappresentazione si conclude con il consenso di Pulcinella, che sarebbe favorevole a privarsi anche dell’invadente moglie.
E tanti altri sono stati i fautori dei primi anni del Carnevale di Agropoli, come il compianto Aniello Caputo e la sua maschera di Pierrot.
Da non dimenticare anche Michelino Erra, che amava camuffarsi da clown.
Onofrio Amendola ed il prof. Vincenzo Urti, invece, erano ineguagliabili nella raffigurazione del tipico prete di paese.
Il carisma è quella dote, quella rara capacità che non può mancare a chi vuol vivere il Carnevale da protagonista.
Così come non è mai mancata a Tituccio, protagonista di tantissime edizioni del Carnevale di Agropoli, capace di attrarre a sé l’attenzione di tutti, comprese le persone del borgo marinaro e del rione della marina.